Realizzazione sito - Beppe Petrullo                                                                                                                                                                    Articolo Scritto da Maristella  Dilettoso

 
 

 

 

          Home Page
          Randazzo
          Varie Randazzo
          Monte Cerignone
          Varie Monte Cerignone
          Venetico
          La storia
          Articolo  (nr  7)
          Elenco Articoli
          Contatti
          Indirizzi  Utili
          Link
          Dove dormire
          Pubblicazioni
         Contesto Storico
         Casato dei Spatafora
         Discendenza
         Glia artisti del periodo
         I Domenicani a Palermo
         Processo di Canonizzazione
         La Chiesa S. M. in Reclauso

 

  

                                                                                                                                          

                                   Rappresentanza di Randazzo alla  festa del beato Domenico Spadafora

(La fede unisce due regioni)

 

All’appuntamento annuale con la festa del beato Domenico Spadafora, lo scorso 11 settembre, lassù a Montecerignone (PU), nelle Marche, attorno al santuario che, da oltre 5 secoli, ne custodisce i resti ancora inalterati, si sono ritrovati numerosi quest’anno, fedeli e laici, autorità e semplici cittadini. Già l’anno scorso la celebrazione aveva visto, fra gli altri, la nutrita presenza di 50 pellegrini provenienti dalla lontana Randazzo, la cittadina dove il beato ebbe i natali, capitanati da Sindaco ed Arciprete,  che avevano affrontato un viaggio in pullman di 1100 Km per rendere omaggio al beato e segnare una tappa nel gemellaggio in corso tra le due comunità.

La festa, che ricade ogni anno la seconda domenica di settembre - in memoria di quel 15 settembre del 1491 in cui Domenico mise piede per la prima volta a Montecerignone, per fondarvi la sua comunità di frati - ha un carattere prettamente religioso, ed è stata preceduta da un triduo di preparazione che ha visto quest’anno, in qualità di predicatore, P. Giovanni Calcara da Caccamo (PA), Domenicano O.P., del Convento S. Domenico di Catania, docente alla Facoltà di giurisprudenza dell’UMSA di Palermo, che con la sua presenza e con le sue appassionate omelie ha rinsaldato i legami tra le città interessate alla spiritualità domenicana ed alla figura di questo grande teologo del XV secolo.

Alla festa di domenica 11 settembre, la concelebrazione, svoltasi all’aperto, nel vasto spiazzo del santuario, sull’altare in pietra lavica dell’Etna offerto dal comune di Randazzo e scolpito dall’artista randazzese Gaetano Arrigo, è stata officiata dal nuovo Vescovo della Diocesi di S. Marino e Montefeltro, S.E. Mons. Luigi Negri, con la presenza del vescovo di Kamieniec Podolski (Ucraina), S.E. Mons. Leon Dubrawsky, oltre ai sacerdoti della Valconca ed al parroco di Montecerignone e rettore del Santuario, don Cristoforo Bialowas. Tra le numerose autorità presenti, a far gli onori di casa erano il sindaco di Montecerignone Davide Giorgini, il presidente della Comunità Montana di Montefeltro Michele Maiani, il sindaco di Mercatino Conca Rossella Benvenuto, di Macerata Feltria Silvano Severini, di Frontino Rosa Ercolani, di Piandimeleto Riccardo Nonni, di Lunano Massimo Grandicelli, il vicesindaco di Montegrimano Nazareno Pacci, in rappresentanza di Pietrarubbia l’assessore Claudio Urbinati, e infine da Randazzo il sindaco Salvatore Agati ed il vicesindaco Grazia Emmanuele, con alcuni consiglieri ed un gruppo di pellegrini. Al termine della Messa, si è svolta la consueta processione con l’effigie del beato Domenico, ed il rinfresco, allietato dalla banda di Montegrimano. Lo stesso giorno, a Randazzo, nella Basilica di S. Maria, l’arciprete e vicario foraneo mons. Vincenzo Mancini, officiava una Messa facendo memoria del comune beato ed impartendo la benedizione solenne con le sue reliquie. Anche quest’anno il pellegrinaggio ha dato modo di visitare splendide località, legate alla cultura ed alla fede. La comitiva, che era partita da Randazzo nella serata dell’8 settembre, ha fatto tappa venerdì mattina ad Assisi, per una visita ai luoghi di S. Francesco. Il giorno successivo è stato dedicato ad un tour guidato per le località del Montefeltro, sostando in piccoli deliziosi centri come Macerata Feltria, Frontino, Carpegna, visitando i loro musei dedicati alle peculiarità locali, archeologia, civiltà contadina, ecc. Inevitabile un’escursione alla Repubblica di S. Marino, mentre nella mattinata di domenica il gruppo si è spostato a Ravenna, per visitare la tomba di Dante. Sulla via del ritorno, una tappa all’Italia in miniatura presso Rimini, ed al santuario di Loreto.

I rapporti fra le due comunità di Montecerignone e Randazzo, lo ricordiamo, erano iniziati nel 2004, quando il parroco della chiesa di Montecerignone, e rettore del Santuario di S. Maria in Reclauso, il polacco don Cristoforo Bialowas, pensò di riprendere quel processo di santificazione fermo fin dal 1921, recandosi più volte presso la Santa Sede, e nei luoghi toccati in vita dal beato: Palermo, Roma, Perugina, Venezia, Parigi, ma primo fra tutti Randazzo, che gli diede i natali, dove ricevette il battesimo, e rispolverando atti e testimonianze utili allo scopo.

Nel corso degli ultimi due anni sempre più intensi si sono fatti gli incontri e gli scambi di visite tra i due centri, che hanno registrato un momento alto e significativo  quando il 20 ottobre 2004, i due sindaci, assieme al parroco don Bialowas, al principe Michele Spadafora, discendente di Domenico, alla prof.ssa Maria Garlacz ed allo scultore Angelo Feduzzi, sono stati ricevuti da Papa Giovanni Paolo II.

Allo scopo di diffondere ed intensificare il culto del beato domenicano, poi, una sua reliquia è stata offerta il 13 febbraio scorso, con una solenne cerimonia, a Randazzo, altre reliquie sono state donate successivamente a Terespol (Polonia) e Kamieniec Podolski (Ucraina).

Il prossimo 19 ottobre, nella basilica di S. Maria di Randazzo, ci sarà una concelebrazione, alla presenza del clero, delle autorità locali e dei fedeli, con la presenza di P. Giovanni Calcara O.P., in memoria del beato Domenico Spadafora.


                      Maristella Dilettoso

(Gazzettino di Giarre, n.34 / 2005)